Strano connubio vero? Lasciate che vi racconti la loro
storia.
Sono partita dall’ immagine che vedete qui sotto che mi era
piaciuta molto.
Ho deciso allora di preparare dei muffin, di tagliarli in
modo da utilizzare le parti inferiori sovrapponendole e di decorarli con della
crème ganache di vario colore, dal bianco, all’arancio, ai 2 toni di marrone
del cioccolato fondente e al latte, per i piccioli delle zucche ho preso i
biscotti Togo a tronchetto. Mi sono armata delle ricette di Giallo Zafferano e
ho iniziato.
Le cose sono andate male fin dalla preparazione dei muffin
perché la ricetta dice di montare il burro con lo zucchero e poi di aggiungere
un po’ alla volta il composto di latte e uova ma io mi sono sentita molto
tecnologica, ho infilato tutto nell’impastatrice e così ho ottenuto un orribile
composto granuloso che ho mischiato con la farina, alla fine sembrava anche
domato ma poi , come era prevedibile, tutto questo non ha aiutato la
lievitazione e sono usciti dal forno, come dire, un po’ duretti. Pazienza, mi
sono detta, in fondo se devo fotografarli mica si vede che possono uccidere un
uomo se lanciati con la giusta energia.
Poi ho preparato le creme: anche qui, ricetta per la crème
ganache fondente alla mano, comincio col cioccolato bianco e vedo che viene un
po’ liquidina ma c’era scritto che a temperatura ambiente rimaneva morbida
quindi ho pensato che andasse bene. Per usare lo stesso pentolino, ho fatto le
3 creme al latte per prime e per ultima quella fondente dato che è piu’ scura e
solo in quel momento mi sono accorta che probabilmente, per le cioccolate al
latte serviva una percentuale di panna inferiore perché quella fondente,
invece, è venuta bella densa e lavorabile.
A questo punto ho smesso di documentare il lavoro, ho
cercato comunque di tagliare e decorare i muffin ma sono venuti una vera
schifezza (che comunque abbiamo mangiato – a casa mia non si butta niente).
C’è da dire che mi sono riproposta di pubblicare un post a
settimana, ma in questi giorni è mancato un mio collega e la cosa mi ha colpito
e avvilito molto, per di piu’ avevo chiesto a mia figlia di aiutarmi perché
avevo voglia di giocare un po’ con lei e invece non abbiamo trovato il momento.
Il giorno successivo mando una mail ad Anita raccontandole
tutto, e lei mi risponde:
Lo rifacciamo insieme un'altra volta, ma bisogna essere tutti
dell'umore giusto – mai mangiare qualcosa che ti piace quando hai un groppo in
gola, poi non potrai più mangiarlo perchè ricorderà cose brutte ò.ò
Poi basta, non ne abbiamo piu’ parlato. Domenica doveva
venire a pranzo, sento suonare il campanello alle 10 ed è arrivata coi muffin
fatti da lei (buonissimi) e una quantità di porcheriole per decorarli.
Le creme, intanto, rimanendo in frigo e si sono un po’
solidificate e così abbiamo deciso di tentare nuovamente la sorte e di fare
queste famose zucche di halloween. Poi con le cime dei muffin abbiamo fatto i
ragni, che per noi sono una tradizione, gli altri anni li abbiamo fatti con i
muffin dell’IDL. Come dettaglio tecnico aggiungo che le zampe sono di biscotto
Togo e gli occhi sono Galatine divise a metà.
Quando però abbiamo messo in tavola il piatto, mio marito ha
chiesto cosa centrassero i ragni con gli ananas ad halloween. Con gli ananas
niente …. Ma con le bombe a mano?!?!?
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