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lunedì 24 dicembre 2012

LA MONTAGNA DI ANDRAZ




Non sono mai stata un’esperta di musica ma ho sempre avuto amici che mi consigliavano, prestavano, regalavano dischi di buona qualità. La mia adolescenza era popolata da Pink Floyd, Cat Stevens, Simon and Garfunkel, dai migliori cantautori italiani: De Andrè, Guccini, Bennato … anche il mio ex marito, mi ricordo, ascoltava buona musica: l’ultimo LP che gli ho letteralmente consumato era ‘The Alan Parson project’.



Poi è iniziata la storia col mio attuale compagno e marito. Lui suona la chitarra e ha anche composto delle canzoni molto carine, quindi mi aspettavo che curasse la colonna sonora della nostra vita… è stato un disastro!!! A casa mia, e ovunque ci sia qualcuno che suona uno strumento, si ascoltano decine di volte dei microscopici pezzi musicali, a scopo didattico. Belli si, ma talmente piccoli e talmente tante volte che ti vengono fuori dalle orbite. Avevo riposto grandi speranze anche in mia figlia ma dalla sua cameretta uscivano solo le note dei GemBoy. Non sempre i figli ti danno le soddisfazioni che speri. 




Il problema era anche che potevamo sentire musica solo dal computer perché il lettore cd del nostro stereo non funzionava, lo abbiamo portato a  riparare moltissime volte, andava per un giorno e poi si rompeva. Per un po’ ho cercato comunque di ascoltare qualcosa poi, viste le difficoltà ho rinunciato al punto che, alla radio, a volte ascolto più volentieri trasmissioni di talking. In questi giorni, però, Andrea ha comprato un lettorino mp3, era un’occasione. Ha iniziato ad usarlo poi lui se ne è stancato, e visto che dimostravo interesse verso l’oggetto, lo ha ceduto a me. 





 Come dicevo, sono in arretrato di almeno vent’anni e, non sapendo da dove cominciare, ho chiesto ad un amico di registrarmi i R.E.M., che non conoscevo ma, da qualche canzone sentita qua e là , ho dedotto che fossero il mio genere. Sentendoli la prima volta ho pensato che al secondo ascolto mi sarebbero piaciuti, a me succede sempre così, ma ad un certo punto è arrivata LEI la mia canzone! Quella che dice tutto quello che tu non sai dire! E’ stato come un lampo improvviso che illumina il buio. Si intitola ‘Everybody hurts’, la conoscerete senz’altro è stata interpretata anche da molti altri artisti ma per i dettagli, il testo e la sua traduzione è meglio che vi affidiate al web, potete trovate tutte le notizie che volete.


Non ho scritto niente sul Natale, lo considero un fatto molto privato, ma, visto che oggi è la vigilia, ho pensato di fare un piccolo regalo alle persone che mi leggono e di mandarvi il link per ascoltarla. Le foto, invece, sono di una splendida ciaspolata sulla montagna di Andraz, ma di questo vi parlerò un’altra volta.





(Che la mia insegnante d’inglese mi perdoni)
Enjoy yourself
(is that correct Anna?)





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